Messicana-in-Italia

Le disavventure di una messicana che lotta a controcorrente per portare la tecnologia tra le risaie piemontesi.

venerdì, ottobre 06, 2006

Oggi è un bellissimo venerdì pomeriggio, e l'unico Internet point in zona (quello che gestisco io, s'intende) è aperto... ed è vuoto.
Tra non molto arriverà una degli unici due clienti permanenti. Si tratta di una ragazza rumena che ogni giorno si stupisce di più perché vede come qua non viene nessuno, quando invece nel suo paese anche i bambini passano i pomeriggi interi giocando in negozi che neanche lontanamente asomigliano a questo...

Continuo a pensare a quello che ho letto non molto fa... Sei italiani su dieci non conoscono il PC, secondo l'Eurostat... Ed io che continuo a sognare con le cyber-casalinghe... Quanto mi piacerebbe! Quanto mi piacerebbe anche vedere i pensionati che si divertono ad aprire la finestra sul mondo... Sogni, sogni e niente altro, anche perché intanto, non riesco nemmeno a pagare l'affito del locale...
Resta poco tempo per prenderne una decisione, se non trovo la soluzione per il 30 novembre chiuderò, ma... resterà sempre dentro di me il dubbio... Cosa sarebbe successo se qualcuno avesse voluto ascoltarmi?

1 Commenti:

Blogger thea ha detto...

Dev'essere dura. I sogni, quelli veri, quelli grandi, sono pochi nell'arco di una breve vita come quella di un terrestre. Sono i nostri veri figli. E abbandonarli costa. I figli ce li figuriamo belli felici in piedi sulle loro gambe. Neanche immaginiamo il percorso per arrivare al traguardo. Si sa già che daremo tutto. Ci sembra impossibile che tanta passione, le nostre migliori energie non avranno altro fine che premiarci. E non ditemi che sono idealista o, meglio irrealista, come mi chiama la mia hermana mexicana. E' la nostra vita, quella vera, quella che spesso, troppo spesso, ci viene tolta e rimpiazzata da quello che altri hanno voluto che sia. Che ingiustizia. Eppure io continuo a crederci. Sarà anche una forma di depressione, o disperazione, scarso attaccamento alla realtà così come tutti i giorni te la offrono sul vassoio al risveglio, ma io resto della mia idea: vado avanti, il vento arriverà, da una parte o dall'altra. E sarà la realtà a prendere la dolce forma dei miei sogni, dei tuoi, Maria. Poiché un sogno è un figlio e non lo si abbandona mai.

3:34 PM  

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